È passato un anno dall’entrata in vigore del periodo transitorio del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism): uno strumento normativo introdotto dall'Unione Europea con l'obiettivo di prevenire il fenomeno del "carbon leakage" e garantire che le politiche climatiche europee non vengano vanificate. Il fine ultimo di questo meccanismo ricordiamo essere il pagamento dal 1° gennaio 2026 di una tassa sul carbonio all’importazione di determinati prodotti provenienti da Paesi extra UE (qui per conoscere i prodotti).
Fino al 31 dicembre 2025 le aziende importatrici europee saranno solo obbligate a rendicontare trimestralmente il volume di emissioni di gas a effetto serra incorporate nella produzione dei prodotti importati senza adeguamento finanziario.
Tuttavia permangono molte difficoltà in capo alle aziende legate alla gestione del CBAM: dai problemi tecnici per accedere al Registro transitorio, alla compilazione delle Relazioni CBAM, ma soprattutto fino all’ottenimento dei dati sulle emissioni incorporate nei prodotti extra UE. Infatti, mentre per i primi tre trimestri era sufficiente affidarsi ai cosiddetti ‘valori predefiniti’ in termini di fattori di conversione di CO2 per risalire alle emissioni di carbonio, per i prodotti importati dal 1° luglio 2024 è necessario ottenere dai fornitori i dati effettivi sulle emissioni, per poi trasmettere la Rendicontazione CBAM entro la scadenza del 31 ottobre 2024.
È pertanto opportuno attivarsi quanto prima per valutare in modo strategico la propria supply chain, perché senza i dati specifici relativi alle emissioni dei prodotti importati, per il dichiarante CBAM non sarà possibile adempire agli obblighi di rendicontazione. Pertanto, è importante che i dichiaranti CBAM si facciano parte attiva nel supportare i fornitori esteri perché possano determinare i dati effettivi delle emissioni, intraprendendo tutti gli sforzi possibili per ottenere questi dati.
Il team di sostenibilità di Ecosphera è a disposizione per supportarvi nella valutazione dei dati trasmessi dai vostri fornitori esteri e nel calcolo delle emissioni effettive dei prodotti che importate, nonché per supportarvi nell’invio tardivo di relazioni CBAM dei passati trimestri.